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Certo, ma tu che avevi capito, ah? -
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Eh, vedo che ormai non apprezzate più i buchi. -
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Lo avrebbero richiesto reparti militari, se è vero forse agevola lo scarrellamento ma credo sia più una questione di protezione in contesti molto sabbiosi, o fangosi ecc.
Ma non dicono chi li avrebbe richiesti. -
.Senza voler assolutamente mettere in dubbio, io ai cento non riesco a fare certe cose... La mia (scarsissima) media è 30 in giornate no, e 20 in quelle si (indovinate quali sono le più numerose).
La mia ottica non è eccelsa, ma manco un pezzo di plastica (hawke sidewinder 8.5-25)
Danilo
Non c'è nulla di sytrano nel fatto che noi normali esseri umani non riusciamo ad ottenere gli stessi risultati di snipermosin... è di un altro pianeta.
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.Avrei l'opportunità di comprare una CZ 455 varmint .22 LR di seconda mano,
Comprala.
E' sportiva ma anche se fosse agricola, comprala, è una carabinetta che, salvo danneggiamenti da cattivo uso, vale più di quel che costa. -
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Non la possiedo più da tanti anni, ma non ricordo nulla di simile, tra l'altro era inusata. Veniva da un lotto dismesso dei VVUU di Bolzano. -
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Avrei ridotto troppo lo spessore, già esiguo, della sede della sua mollettina. -
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Mi pare, correggetemi se sbaglio, che questa prassi sia imposta dalla legge. Le FFOO non possono immettere sul mercato armi consegnate, anche se di provenienza legale. -
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Ho premesso all'inizio che nell'uso ludico è poco importante, se si rispettano le procedure.
Ma un'arma che rimane carica quando la scarichi non va bene. -
.Ne han fatto più versione, la 230 credo sia stata l'ultima.
La Bersa ne aveva anche fatto un clone bifilare... Parliamo di quasi trent'anni fa.
Danilo
Si anni 90. Ma quella faccenda dell'estrattore era imperdonabile, a meno che non sia stato un problema solo mio.
Scarichi l'arma e te la ritrovi con colpo in canna e cane armato: da brividi. -
.queste pistole sig sauer ,,le prime ,avevano due difetti, si rompeva il blocchetto di chiusura,che hanno in avanti ,dalla parte destra ,dopo un mogliaio di spari ,la chiavetta ,a scomparsa, si rompeva ,era debole, cosi la pistola ,non si poteva smontare, e anche lunghia astratrice non era ben fatto,era troppo,pesante ,e lungo che andava a toccare la camera laterale di scoppio ,restando prominente al esterno, questo parlo delle pistole brunite ,con fusto in lega ,cal.7,65 brow..poi sono state emesse sul mercato dopo il 1986 ,alcune pistole in cal.9 corto,linox.a prima e caduta nel dimenticatoio, mentre la cal.9c.ancora ,gode di buona fama e stima,dagli estimatori,
Ti riferisci ad altri modelli e calibri, la mia aveva la chiusura a massa quindi nessun blocchetto/chiavistello o altro. -
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Cosa? La pistola? Boh! Era leggera. -
.Ma certo! Al mio livello (principiante), TUTTO aiuta. Dalle risposte seriose e tecniche alle più umoristiche/ironiche. Sono una persona a cui piace sia imparare, sia fare 2 risate
Bene, qua siamo tutti ridico... volevo dire spiritosi! -
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Si era nera. Oltre a quello descritto non ho notato alcun difetto, sempreché fosse un difetto suo e non mio. -
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Prendo spunto dalla discussione dull'estrattore della 92 per raccontare un fatto che a mio parere è abbastanza grave.
Molto anni fa possedevo una bella Sig Sauer (non ricordo il modello... mi pare P230) in cal. 7,65 br. Allora sparavo molto e spesso, avevo come si suo dire "la mano"; così dopo qualche serie di .40 con la plasticona e un centinaio di cannonate con il 686 con ricariche "al fuoco dell'Etna" sparacchiavo qualche manciata del blando 7,65 in quella pistola del tutto inadatta al tiro con quel moncone di canna riuscendo a fare rosate dignitose, e... son soddisfazioni.
Però... l'estrattore era sporgente dal carrello con un pallino rosso che indicava la camera di cartuccia con colpo inserito, mentre se era vuota andava a filo carrello.
Sarà stato il mio modo di scarrellare ma quando volevo scaricare l'arma, estratto il caricatore scarrellavo ma il pollice andava a finire sistematicamente sull'estrattore che funziona "a bilanciere" schiacciando verso l'interno del carrello la sua parte posteriore e quindi sollevando quella anteriore in misura sufficiente da fargli sganciare il rim della cartuccia.
Quindi, se non stavo ben attento a veder volare fuori la cartuccia essa rimaneva in canna magari a mia insaputa.
La pistola usata al poligono con tutti i crismi della sicurezza non presenta problemi, ma se fosse portata per difesa, magari in caso di stress, non sarebbe una bella situazione avere il colpo in canna credendo che l'arma sia scarica.
Avevo pensato di limare ed abbassare il "tacco" sporgente dell'estrattore, ma siccome in quel punto all'interno vi è la sede della sua molla avrei rischiato di vederla saltar fuori, stante lo spessore esiguo.
Premesso che ho mani piccole e tozze, dita corte, quindi sarà stata colpa mia ma con altre pistole non mi succede.
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