Sergenten Maccioren
- Group
- Member
- Posts
- 3,001
- Status
- Anonymous
|
|
"Il Texas e l’operazione “Lone Star” tra controllo del confine e tentazioni di secessione 15 Marzo 2024 di Marco Leofrigio Ad inizio febbraio si è concluso il durissimo braccio di ferro tra repubblicani e Casa Bianca per il passaggio del super-progetto di legge proposto dai Democratici e da Joe Biden che prevede(va) sia gli attesissimi aiuti militari a Kiev, oltre che ad altri paesi come Israele e Taiwan, sia una riforma delle procedure per richiesta asilo e richiesta di status di rifugiato e il connesso aumento risorse in uomini e mezzi per la polizia di frontiera.
Inoltre vi sarebbe stata la possibilità per L’Amministrazione in carica di dichiarare lo shut down del confine in caso di necessità, qualora il numero giornaliero di ingressi oltrepassi le 5mila persone. Lo stop del Congresso a questa legge ha evidenziato a tutti che la materia numero uno del contendere è la questione dell’immigrazione, tema che sta caratterizzando la campagna elettorale per le presidenziali in cui si dibatte giornalmente su quali politiche da adottare per fronteggiare i flussi migratori illegali da tempo fuori controllo.
Questo tema ha polarizzato e diviso l’opinione pubblica. Sullo sfondo del percorso di questa super-legge vi è la questione del “the Border Standoff” come titolano da tempo sia la stampa locale texana sia le grandi testate nazionali, cioè la situazione di tensione, tra l’agenzia federale CBP (Customs and Border Protection) e la Guardia Nazionale del Texas, in atto da gennaio, su una porzione del confine col Messico. Il contrasto tra lo stato texano e Washington non è avvenimento recente, è iniziato nel 2021 con l’avvio dell’operazione Lone Star/Stella Solitaria quando il governatore texano Abbott ha iniziato ad adottare una serie di misure di contrasto alla immigrazione. Il tutto in un contesto migratorio che negli ultimi tre anni ha evidenziato una fortissima pressione in stati soprattutto come l’Arizona, la California e il Texas, con numeri mai visti in precedenza.
Parlano da soli i dati forniti dalla CBP che mostrano nel triennio un balzo elevatissimo negli ingressi: nel 2021 1,7 milioni di ingressi, nel 2022 2,4 milioni e 2,5 milioni nel 2023. In particolare il biennio 2022-23, in sostanza, ha condotto le strutture della CBP al collasso dovendo fronteggiare questo enorme numero di ingressi.
Il meccanismo di richiesta di asilo e gestione delle richieste dei rifugiati è stato sottoposto a uno stress senza precedenti, le risorse della CBP sono state saturate dovendo fare fronte a migliaia di interventi ogni giorno. Stesso discorso per gli spazi fisici nelle celle, nel grande numero di minori non accompagnati da assistere, nei tempi di risposta dei tribunali (almeno 4 anni di attesa) per le richieste di asilo.
Nel corso della presidenza Trump il proseguimento della costruzione della barriera di confine con il Messico è stato uno dei suoi cavalli di battaglia. La diffusione del Covid-19 è giunta a rinforzo di queste scelte, avendo Trump nell’occasione rispolverato una vecchia norma, il Title 42, che gli ha permesso di effettuare lo shut-down del confine meridionale e procedere alla espulsione/respingimento dei migranti.
Come conseguenza del provvedimento i dati, accertati nel 2022, indicano che 2,2 milioni di persone sono state bloccate dalla Border Patrol. Il Title 42 è una norma varata nel 1944 che attribuisce la facoltà per il governo federale di bloccare merci e persone da paesi dove vi sono in corso infezioni/malattie trasmissibili ed evitare quindi il contagio delle stesse negli Stati Uniti. ,............. " Leggetelo tutto: https://www.analisidifesa.it/2024/03/il-te...-di-secessione/
|
|